Non sono certo più un ragazzino: sono nato nel 1951 in un paesino della Calabria. Sono però cresciuto nelle Marche, a Macerata, e di essere calabrese me n’ero dimenticato, salvo rivendicarlo con orgoglio da quando Umberto Bossi ha fatto dell’antimeridionalismo un progetto politico.
Ho avuto una vita piuttosto movimentata: seminarista a 15 anni, militare di carriera a 16, bancario a 22, ho poi viaggiato per lavoro un po’ dappertutto, prima in Italia poi all’estero: ho vissuto un paio d’anni a Londra, quattro a Parigi, un annetto a Singapore, poi New York, Buenos Aires, Hong Kong, Miami, Atlanta…
Sono sposato da quasi cinque lustri con Marinella ed ho due splendidi figli, Guido e Stefano, oggi dirigenti commerciali di importanti società informatiche in quel di Parigi.
Finché la banca mi ha lasciato spazio e mi ha consentito di esprimermi anche creativamente sono stato orgoglioso della mia professione, raggiungendo anche livelli di carriera piuttosto elevati; ma poi l’automazione ha portato alla spersonalizzazione e, emblematicamente, il “Servizio del Personale” è diventato “Servizio Gestione Risorse Umane”. Essere considerato una “risorsa”, alla stregua di una scrivania o di un computer, non mi andava giù e appena ho potuto ho lasciato l’impiego per dedicarmi alle mie vere passioni: la letteratura, la storia, la filosofia, il teatro e la musica.
Cominciamo con la musica e col teatro: ho collaborato a lungo con una compagnia per la quale componevo le musiche di scena, che mi hanno valso il premio “Renato Pompei” al 59o Festival di Arte Drammatica di Pesaro. Ho al mio attivo un ricco repertorio di composizioni, dalla musica leggera alla cameristica alla sinfonica (qualcosa di mio è presente su YouTube: vi invito in particolare all’ascolto di BONJOUR PARIS).
Ho anche scritto alcuni drammi e commedie teatrali, in particolare il dramma “Processo a porte chiuse”, incentrato sulla vergogna della violenza contro le donne, che è stato rappresentato con un buon successo da compagnie amatoriali marchigiane e piemontesi.
Quanto alla filosofia, sono attento in particolare alle tematiche riguardanti la genesi, lo sviluppo, le motivazioni e le conseguenze del pensiero religioso, in particolare del cristianesimo, nei confronti del quale ho maturato un forte spirito critico ed al quale ho dedicato il libro IL VANGELO SECONDO ME, un esame delle contraddizioni che i testi cosiddetti “sacri” presentano sia fra di loro che rispetto alle fonti storiche e agli sviluppi delle conoscenze scientifiche (mi riconosco nel pensiero di Spinoza, di Voltaire, di Russell, di Popper).
Ho tenuto corsi di letteratura, storia del teatro, canto e recitazione presso l’Università delle Tre Età di Tolentino e l’Università della Terza Età di Macerata; attualmente collaboro come traduttore e autore alla rivista turistica “Why Marche”, pubblicata in Ancona, e come giornalista ad una piccola testata on-line del mio paesino di origine.
Nonostante l’impressione che può dare quanto precede, non sono affatto un tipo serioso e cupo. La maggior parte della mia produzione teatrale anzi è di carattere umoristico e all’umorismo, come potrete rilevare, ho dedicato le mie attenzioni anche in altri ambiti (su YouTube potrete trovare due miei brevi monologhi, IL PROVINO e ARCIBALDO, interpretati da giovani attrici, che spero ne diano ampia dimostrazione).
Continuo a dedicarmi ai miei “studi leggiadri” e alle “sudate carte” e occasionalmente do lezioni di dizione, d’inglese e francese, di canto e di musica, non per denaro ma per il piacere di farlo.